Tutto inizia nel distretto di Vankova a Brno, nell'attuale Repubblica Ceca; qui ha sede la fabbrica Zbrojovka, che vanta una lunga storia come fonderia metallurgica sin dal 1864.
Durante la IIa Guerra Mondiale la fabbrica viene sottomessa alla dipendenza forzata della compagnia tedesca "Flugzeugwerke Ostmark" (altrimenti detta "Airplane Works Ostmark") che utilizza gli edifici della Zbrojovka per produrre motori e altri componenti per aeroplani. Successivamente, durante il conflitto bellico, gran parte dei macchinari viene danneggiata o distrutta dai bombardamenti alleati, sicché terminata la guerra il complesso industriale si trova a poter fare affidamento sulle sole risorse umane: in “Cecoslovacchia” la costruzione di macchine agricole era sempre stata una delle principali attività industriali, fu quindi logico se la Zbrojovka decise di riavviare la propria attività produttiva puntando sui trattori. Si deve considerare che la Zbrojovka a quei tempi non possedeva alcuna esperienza nel settore dei trattori agricoli, ne tantomeno in quello del diesel industriale. Aveva però costruito di tutto: biciclette, automobili, camion, armi leggere e pesanti, bilance automatiche e persino delle macchine per “tagliare le salsicce”.
Inizia quindi la costruzione di un prototipo di trattore, sotto la supervisione dell'ingegner F. Musil. Non gli fu difficile progettare e produrre nel novembre del 1945 il primo trattore a cui fu dato il nome di “Zetor 25”, una macchina semplice, solida e valida, subito apprezzata dal mercato interno e in breve anche all’estero.
Il primo marchio dei trattori Zetor fu una “Z” racchiusa all’interno di un cerchio costituito dalla sezione di una bocca da fuoco rigata. Era una firma comune a molti prodotti della Zbrojovka. Il marchio “Zetor”, registrato il 17 agosto 1946, nasceva invece dalla contrazione delle parole “Zet tractor” e fu scelto unicamente per motivi di comunicazione. Si pronunciava facilmente in molte lingue, era breve e piacevole. L'unico suo difetto era che non significava nulla. Successivamente, col passare degli anni, perse questa connotazione e divenne una sorta di sinonimo (come la “Jeep” per i fuoristrada) con cui i meno esperti indicavano tutti i trattori dell’Est, mezzi essenziali, ma anche economici e semplici da accudire in quanto a manutenzione.
Negli Anni ‘50 gli Zetor furono tra le macchine più appetite d’Europa grazie al loro ottimo rapporto prezzo/prestazioni, con cui interessarono anche il mercato italiano che, fra il 1951 e il 1961, ne assorbì circa 700 esemplari. Il successo spinse la Casa ad ampliare gli stabilimenti tramite un secondo impianto, situato a Lisen, poco distante da Brno ed ex fabbrica di motori per aviazione. Qui venne assemblato lo Zetor Super, spinto da un motore diesel quattro cilindri ad iniezione diretta erogante 42 cavalli, veniva fornito anche in versione cingolata. Al Super seguirono poi altri trattori, ma dal 1960 in poi la fama della casa iniziò a declinare, poiché i prodotti non ressero lo sviluppo tecnico e tecnologico dei concorrenti occidentali. Ne giunsero gravi problemi che solo in tempi recenti sono stati in parte superati permettendo un riavvicinamento dei prodotti agli standard europei e statunitensi.
I modelli "storici" della Casa possono quindi essere considerati: lo Zetor 25 (prodotto a partire dal 1945); lo Zetor 15 (prodotto dal 1947); gli Zetor 25A, 25K e 25A semicingolato (prodotti dal 1948); lo Zetor Super 35 (prodotto dal 1955); lo Zetor Super P (trattore cingolato, prodotto a partire dal 1956); lo Zetor Super 50 (prodotto dal 1960).
Due quindi le serie di modelli principali: la 25, costruita in 158570 esemplari assemblati dal 1945 sino al 1961. E la Super, formata da 106881 esemplari usciti dalla fabbrica dal 1955 al 1968. Furono prodotti inoltre altri esemplari che si fermarono però allo stadio di prototipi basati sui modelli 15 e 25. Questi erano il T18, il 18, il 26, il 30 ed un tre cilindri rimasto anonimo.
Tutt’oggi la Zetor esiste ancora e continua la produzione di trattori agricoli. Sebbene abbia in produzione una ristretta gamma di trattori con potenze dai 50 ai 100 cavalli, ha mercato di vendita ed assistenza in buona parte d'Europa.

Articolo scritto da Luca Brembati di Portirolo Nuovo.